SOLIDARIETA’ COI LAVORATORI, DIGNITA’ PER GLI ACCOLTI

  • February 2, 2019 13:46

Pubblichiamo questa lettera in solidarietà ai colleghi e le colleghe che dopo lo sgombero del Cara di Castelnovo sono rimasti/e senza lavoro e denunciamo il modello di accoglienza indegna che  posti come questo rappresentano.

Crediamo sia necessario tenere insieme la lotta per i diritti e la dignità dei lavoratori e lavoratrici del sociale e la lotta per il diritto alla vita, alla dignità, all’autodeterminazione di tutte le persone con le quali lavoriamo a patire dai più poveri, da chi ha sempre abitato i nostri territori e da chi ci arriva perchè in fuga da guerre e povertà causate dalle politiche dei governi di quegli stessi paesi che oggi vogliono “chiudere i porti”

 

Care colleghe e cari colleghi,
ci uniamo alla preoccupazione di tante persone in questo Paese per i destini di chi è stato o sta per essere sgomberato dal Cara di Castelnuovo, per volontà del Ministero dell’Interno, a conseguenza della maledetta Legge Immigrazione e sicurezza di Salvini.
Riteniamo inaccettabile, ingiusto e disumano un atto di deportazione di esseri umani, a fini propagandistici e deciso dai seminatori d’odio che ci governano.
500 persone saranno spostate e ricollocate, oppure, se non in possesso dei permessi necessari, abbandonate al proprio destino, compresi i bambini, a cui non è stato concesso di finire l’anno scolastico iniziato e nemmeno di salutare i propri compagni.
Siamo educatrici/ori ed operatrici/ori sociali, ci sentiamo tutti particolarmente coinvolti da questi avvenimenti; nell’Assemblea nazionale di Reggio Emilia il 12 gennaio abbiamo ribadito come per noi l’affermazione dei diritti di chi affianchiamo viaggia di pari passo con la nostra dignità professionale.
La nostra contrarietà al D.L. Salvini è la nostra contrarietà al razzismo: insieme a questo siamo solidali con voi, 120 colleghe e colleghi della Cooperativa Auxilium che rischiate di perdere il lavoro.
Gli effetti del D.L. Salvini stanno dando dei risultati terribili anche in termini di perdita di posti di lavoro e distruzione di un intero settore professionale, ciò significa vanificare progetti faticosamente costruiti, relazioni umane e di cura distrutte, scuole di Italiano, percorsi educativi interrotti. Continuando così la figura dell’operatrice/ore sociale verrà completamente cambiato, passando da elemento fondamentale per integrazione e crescita delle persone all’interno dei progetti di accoglienza, a mero controllore e erogatore dei pochi servizi che rimarranno.
Il nostro Paese intero ne subirà conseguenze nefaste.
Vogliamo unire le lotte degli educatori mettendo in comune i valori che ci hanno fatto scegliere questo lavoro: pensiamo che questa sia una strada percorribile di solidarietà e di affermazione, anche concreta, dei nostri diritti.
Vi invitiamo a conoscerci e contattarci per condividere con noi i vostri pensieri e i vostri percorsi di lotta.

Rete Nazionale Operatori Sociali
Intersindacale Educatori – Sial Cobas ADL Cobas

Educatori Uniti contro i tagli Bologna
Operatrici e operatori Genova
Rete educatori/educatrici Rimini
Operatrici e operatori dell’Accoglienza ADL Bologna
Usi Educazione
Assemblea Educatrici ed Educatori del Varesotto
Operatori Sociali Mantova
Collettivo Eduki Reggio
Collettivo educatori e operatori del sociale Parma
Rete Operatori Sociali La Spezia
Rsa Sial Cobas Cooperativa Aeris Vimercate (MB) -Educatori e Operatori sociali Monza e Brianza.
Elisa Scassini, educatrice – Todi

 

CARA, IL SUCCESSO TI HA CAMBIATO!Mai ci saremmo aspettati di leggere apprezzamenti sul Cara di Castelnuovo di Porto…

Gepostet von Laboratorio 53 am Donnerstag, 24. Januar 2019