Archives for February, 2018

RICONOSCIMENTO, RICOMPOSIZIONE, ORGANIZZAZIONE

  • February 20, 2018 16:45

Nel mese di marzo diversi collettivi territoriali afferenti alla Rete Nazionale Operatori Operatrici Sociali indiranno Assemblee Pubbliche per far incontrare i lavoratori e le lavoratrici dei Servizi socio-educativi e socio-sanitari, per confrontarsi anche con le realtà sindacali e per costruire piattaforme propositive e migliorative  in tema di Contratti, applicazione della Legge Iori, ragionamento sulle prospettive di riforma del Terzo Settore.

Le prime Reti locali che si stanno mobilitando per costruire e coordinare tra loro queste Assemblee sono quella milanese, bolognese, mantovana. Seguiranno date, riferimenti, report….

Intanto invitiamo tutti i colleghi e le colleghe ad aggiornarsi in merito alle nuove legislazioni a partire dalla Legge Iori e il d.d.l. Lorenzin, a seguire le proposte della Rete Nazionale e organizzare assemblee sia nei luoghi di lavoro, sia nei territori.

 

A fine 2017 sono state approvate la Legge Iori e il decreto Lorenzin, entrambi i provvedimenti vanno a modificare l’assetto legislativo e l’accesso al lavoro per le professioni educative. Che rapporto c’è tra il nuovo “riconoscimento della categoria” tornare in università dopo anni di lavoro e il miglioramento delle condizioni di lavoro? Come verranno organizzati i corsi di riqualifica per chi già lavora, da anni, come educatore, ma non ha la laurea in scienze dell’educazione o educatore professionale? Chi pagherà questi corsi di riqualifica? Fatte le leggi bisogna costruirne l’applicabilità… Cosa chiedono i lavoratori agli Enti locali, alle Centrali Cooperative, ai Sindacati?
Da mesi ormai sono in ballo le trattative tra i firmatari del C.C.N.L. per il rinnovo dei contratti nazionali e per diversi mesi ancora le trattative proseguiranno… ma i lavoratori cosa dicono di questi contratti? Lavoro estivo, notti passive, banca ore, bassi salati e nemmeno sempre garantiti… Forse il “riconoscimento” dovrebbe passare anche da qui oltre che da un “caro” attestato universitario.
In questi anni abbiamo seguito le vicende lavorative di tanti/e colleghi di Milano, dell’area metropolitana, ma anche oltre, nel paese, in relazione con altre Reti e collettivi territoriali, intervenendo a difesa dei diritti dei lavoratori e della qualità dei Servizi. Siamo testimoni del fatto che organizzarsi è possibile e conquistare migliori condizioni anche e in questa serata vorremmo socializzare alcune di queste esperienze e poterne incontrare di nuove.
Dunque vi aspettiamo numerosi/e Mercoledi 7 marzo alla Ligera (viale Padova 133, Milano) dalle 19.30 per un apericena per cominciare alle 21.00 l’Assemblea. Saranno presenti anche alcune realtà sindacali.

  • February 20, 2018 16:28

Legge Iori: GIOCO DELLA TORRE O TRAMPOLINO DI LANCIO?

  • February 17, 2018 19:52
written by Operatori Sociali Milano

SE SARA’ UNA CONQUISTA DIPENDERA’ DA NOI LAVORATORI E LAVORATRICI E DALLE MOBILITAZIONI CHE RIUSCIREMO A COSTRUIRE

Il 2017 si chiude con l’approvazione della legge Iori, dopo un lungo iter parlamentare che aveva coinvolto anche la Rete Nazionale Operatori Sociali; fin da subito emerge tra i lavoratori e le lavoratrici un importante dilemma: la nuova legge servirà a “buttare giù dalla torre” tanti operatori sociali e altrettanti insegnamenti fondamentali che costituiscono la ricchezza professionale del settore oppure è un primo importante passo verso una migliore definizione e regolamentazione del nostro lavoro?

In vigore dal 1° gennaio 2018 la Legge Iori (Legge 205, comma 594-601” “Disciplina della professione di educatori e pedagogisti”) ha stabilito che per svolgere la professione di educatore e pedagogista saranno necessarie le specifiche lauree (L-19 scienze dell’educazione; L-SNT2 medicina e chirurgia; per fare gli educatori. LM-50; LM-57; LM-85, LM-93 come lauree magistrali).

E chi già lavora con questo ruolo senza laurea o con altri titoli?

Se si lavora da almeno 3 anni, con regolare contratto, ci si potrà riqualificare presso le università, acquisendo 60 Cfu e l’equiparazione con il titolo in Scienze dell’educazione e la finestra per usufruire di queste norme transitorie è di 3 anni dall’emissione della legge.

Se il lavoratore/lavoratrice ha già 20 anni di regolare lavoro o 50 d’età con 10 anni di regolare lavoro è già “equiparato”.

Diversamente da chi, per molti anni, si è speso a favore di un’unificazione della categoria, sia dal punto di vista della formazione, che dal punto di vista del ruolo professionale, la legge Iori (così come il contemporaneo decreto Lorenzin) stabilisce l’esistenza di due profili, due percorsi, due ruoli differenti: educatori socio-sanitari e educatori socio-pedagogici, ripercorrendo la logica per cui nel 1998, con il D.M. 520, la lobby medica stabilì un riconoscimento legislativo ai laureati di classe L-SNT/2, così nel 2017 la lobby pedagogica, con la Legge 205 – Iori, dà riconoscimento legislativo ai laureati in Scienze dell’educazione.

Così come i primi esclusero i secondi dai Servizi Sanitari, ora viceversa, i secondi escludono i primi da mansioni socio-pedagogiche. Peccato che, fino ad ora, nel mondo del lavoro, agli uni e agli altri, siano state richieste le stesse mansioni di progettazione e realizzazione di progetti legati al benessere globale della persona, uguale è stato l’ingiusto riconoscimento salariale e uguale dovrebbe essere l’organizzazione multidisciplinare dei Servizi (per cui gli educatori insieme a psicologi, sociologi, antropologi, medici, assistenti sociali, operatori socio-sanitari vanno a costruire quella globalità e organicità di risposte alla complessità dei bisogni dei soggetti con cui lavorano).

Una cosa è chiara a noi della Rete Operatori Operatrici Sociali Milano: se davvero questa legge è stata approvata per dare dignità e riconoscimento ad una categoria per troppi anni rimasta indefinita, a causa di una cattiva gestione istituzionale, allora questo intento deve attraversare l’intero sistema di Welfare e dei Servizi alla persona. Come dire: fatta la legge che stabilisce l’accesso al lavoro, ora si pensi al lavoro! Crediamo che il giudizio rispetto a questa legge sia legato alla modalità con cui verrà applicata e molto dipenderà dalla possibilità di invertire il trend di disinvestimento e precarizzazione dell’intero settore. Se questa legge avrà solo l’effetto di ri-mandare migliaia di lavoratori, precari e sottopagati, a riqualificarsi in università, facendo pagare loro il prezzo di un vuoto legislativo, per poi ritrovarsi a lavorare alle stesse condizioni, con gli stessi pessimi contratti, il nostro giudizio sarà totalmente negativo e la nostra opposizione netta.

Gli Enti gestori e le Centrali Cooperative cosa faranno per agevolare i lavoratori e le lavoratrici nel percorso di riqualifica?

I sindacati cosa faranno per sostenere i lavoratori e le lavoratrici nel riconoscimento nella formazione sul campo, nell’inquadramento contrattuale a fronte della titolarità ottenuta ?

Crediamo che sia fondamentale che nei prossimi mesi studenti e lavoratori del settore colgano questo importante passaggio e si organizzino per costruire la più ampia mobilitazione possibile insieme alle forze sindacali, e insieme alle Reti già esistenti, affinché:

  • Si rivendichi la possibilità di non far ricadere i costi della riqualifica interamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori.

  • Tutti/e possano usufruire dei permessi studio (come previsto dai Contratti Nazionali)

  • Venga stabilita una maniera per vedersi riconosciuta la continua formazione che negli anni di lavoro ciascuno/a ha sostenuto (come previsto dai Contratti Nazionale)

  • Si rivendichi un reale riconoscimento della professione che passi anche dal miglioramento delle condizioni di lavoro e miglioramento delle condizioni dei Servizi.

Crediamo che a partire da questa questione se ne debbano sviluppare tante altre, a partire da un miglioramento salariale, in un momento in cui sono aperte le contrattazioni per il rinnovo dei contratti di categoria, a partire dal C.C.N.L. delle Cooperative Sociali scaduto da oltre 5 anni.

Difendiamo i nostri diritti e la dignità del nostro lavoro!

LA “LEGGE IORI”: UN PASSO AVANTI, MA SOLO IL PRIMO

  • February 17, 2018 19:47

La legge conosciuta ai più come “legge Iori” (e poi Iori – Binetti) non è riuscita a concretizzarsi con il classico iter parlamentare. Questo la dice lunga sulle difficoltà che ha incontrato durante il proprio percorso, percorso che ha portato a molte mediazioni, a compromessi ed a qualche cambio di rotta e ha, infine, condotto in porto quella che ora conosciamo come “legge 205, comma 594 – 601”. Da un certo punto di vista riteniamo questa legge positiva, soprattutto la consideriamo un buon “primo passo” verso una regolamentazione ed un riconoscimento di figure professionali fino a ieri lasciate quasi al…